In una mossa significativa volta a rafforzare il suo impegno nella protezione degli informatori, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha annunciato accuse contro sette società quotate per violazione delle norme di protezione degli informatori. La SEC ha rivelato che queste società hanno utilizzato accordi di lavoro, di separazione e di altro tipo che impedivano agli informatori di segnalare potenziali cattive condotte alla SEC. Nell’ambito degli accordi, queste aziende hanno accettato di pagare collettivamente oltre 3 milioni di dollari in sanzioni civili.
Tra le società coinvolte, Acadia Healthcare Company, Inc. ha affrontato la sanzione più alta, accettando di pagare 1.386.000 dollari. Altre società includono a.k.a. Brands Holding Corp., che ha accettato di pagare 399.750 dollari; AppFolio, Inc., che ha accettato una sanzione di 692.250 dollari; e TransUnion, che pagherà 312.000 dollari. Altre sanzioni sono state imposte a IDEX Corporation (75.000 dollari), LSB Industries (156.000 dollari) e Smart for Life, Inc. (19.500 dollari). Ogni azienda è stata trovata colpevole di aver inserito clausole contrattuali che richiedevano ai dipendenti di rinunciare ai loro diritti a potenziali premi per informatori, un atto che viola direttamente i regolamenti della SEC.
Le accuse derivano dalla violazione della Regola 21F-17(a), una regolamentazione chiave ai sensi del Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act, che vieta qualsiasi azione che impedisca a un individuo di comunicare con la SEC riguardo a possibili violazioni delle leggi sui titoli. Il programma per informatori, istituito come parte del Dodd-Frank Act, serve come uno strumento vitale per mantenere trasparenza e responsabilità nei mercati finanziari incentivando gli individui a segnalare comportamenti illeciti.
Jason J. Burt, Direttore dell’Ufficio Regionale della SEC di Denver, ha sottolineato l’importanza della protezione degli informatori. “Il programma per informatori della SEC rafforza l’integrità del mercato fornendo protezione e incentivi a coloro che segnalano potenziali violazioni delle leggi sui titoli”, ha dichiarato Burt. Ha aggiunto che richiedere ai dipendenti di rinunciare ai loro diritti a premi per informatori “ostacola gravemente” la disponibilità degli individui a farsi avanti con informazioni, minando la capacità della SEC di applicare efficacemente le leggi sui titoli.
La SEC ha anche sottolineato che le aziende accusate hanno accettato di risolvere le violazioni modificando i relativi accordi e assicurando la conformità futura alle norme di protezione degli informatori. Questo impegno segna un passo cruciale verso la tutela dei diritti dei dipendenti di segnalare illeciti senza temere ritorsioni o la perdita di potenziali ricompense finanziarie.
Creola Kelly, Capo dell’Ufficio degli Informatori della SEC, ha sottolineato l’importanza di mantenere una comunicazione aperta tra potenziali informatori e la SEC. “Garantire che i potenziali informatori possano comunicare direttamente con la Commissione è una parte fondamentale del mandato di vigilanza della SEC”, ha osservato Kelly. La SEC si è concentrata sempre più sul favorire un ambiente in cui gli informatori si sentano incoraggiati a segnalare illeciti senza ostacoli da parte dei loro datori di lavoro.
L’indagine della SEC, che è ancora in corso, è guidata da Eric Day dell’Ufficio Regionale della SEC di Denver, con l’assistenza di altri membri chiave del personale, tra cui Helena Engelhart Bean e il team dell’Ufficio degli Informatori. L’indagine è supervisionata da Danielle R. Voorhees, Nicholas P. Heinke, e Mr. Burt.
Questa recente azione di enforcement serve come promemoria del costante impegno della SEC nel mantenere trasparenza e responsabilità nei mercati finanziari statunitensi, assicurando che gli informatori abbiano le protezioni e gli incentivi necessari per segnalare violazioni. Invia inoltre un forte messaggio alle aziende: qualsiasi tentativo di ostacolare gli informatori sarà affrontato con sanzioni significative. Con l’indagine ancora in corso, la SEC resta vigile nel garantire la piena conformità alle regole di protezione degli informatori e nel preservare l’integrità del mercato.