Inizio Cauto per la Sessione di Trading negli Stati Uniti: Aggiornamento di Mercato

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Mentre la sessione di trading negli Stati Uniti prende il via, i principali indici mostrano un inizio cauto, riflettendo un sentimento globale misto. Il Dow Jones Industrial Average è leggermente sceso dello 0,02%, scambiando a 41.230,57, mentre affronta la volatilità della sessione iniziale. L’S&P 500 è in calo dello 0,23%, posizionandosi a 5.603,99, mentre il Nasdaq, pesantemente orientato verso il settore tecnologico, guida il ribasso con una flessione dello 0,57% a 17.624,70, spinto dalla pressione sulle azioni tecnologiche a grande capitalizzazione. Il Nasdaq, rappresentato da Nvidia, pubblicherà i suoi utili domani e l’appetito per il rischio nel settore tecnologico è diminuito, in attesa di maggiore chiarezza che emergerà dalla pubblicazione delle dichiarazioni finanziarie del produttore di chip.

L’indice Small Cap 2000, spesso visto come un barometro della salute economica domestica, è in calo dello 0,88%, scambiando a 2.198,40, indicando preoccupazioni degli investitori per le prospettive economiche delle piccole aziende statunitensi. L’S&P 500 VIX, comunemente noto come il “termometro della paura”, è aumentato del 2,48%, riflettendo un aumento della volatilità del mercato mentre gli investitori digeriscono gli ultimi dati economici e gli sviluppi geopolitici, in particolare in Medio Oriente e in Ucraina.

In Canada, l’indice composito S&P/TSX è in calo dello 0,52%, rispecchiando il tono cauto dei mercati statunitensi. Tuttavia, gli indici dell’America Latina mostrano resilienza, con il Bovespa del Brasile in leggero rialzo dello 0,06% a 136.977, e l’S&P/BMV IPC del Messico in aumento dello 0,15% a 53.252,02.

I mercati europei mostrano maggiore ottimismo, con il DAX della Germania in rialzo dello 0,46% a 18.708,35, mentre l’indice MSCI World, che traccia le azioni a grande e media capitalizzazione in 23 mercati sviluppati, è leggermente inferiore dello 0,16%, scambiando a 3.636,07.

Man mano che il trading prosegue durante la sessione nordamericana, il mercato delle materie prime mostra una performance mista, con i prezzi dell’energia sotto pressione e i metalli che mostrano movimenti diversificati.

L’oro è in calo dello 0,31%, scambiando a $2.547,25 per oncia per la consegna a dicembre. Questo calo riflette un tono di mercato cauto mentre gli investitori valutano la forza del dollaro statunitense e le aspettative sui tassi di interesse. Anche l’argento è in calo, scendendo dello 0,42% a $30,325 per oncia, indicando una domanda più debole per i metalli preziosi.

Il Crude Oil WTI è sceso dell’1,08%, ora a $76,58 al barile per i contratti di ottobre. Anche il Brent Oil, il benchmark internazionale, è in calo dello 0,86%, scambiando a $79,67 al barile per la consegna a novembre, sotto pressione per le stesse preoccupazioni sulla domanda e un dollaro più forte. Il gas naturale ha subito il calo più marcato, scendendo del 2,02% a $2,087 per MMBtu per i contratti di ottobre, mentre le previsioni meteorologiche miti continuano a pesare sui prezzi.

Nel mercato FX, l’EUR/USD ha registrato un lieve aumento dello 0,02%, attualmente scambiando a 1,1162. L’USD/JPY è in calo dello 0,19%, con il dollaro che si indebolisce a 144,24 yen. La coppia rimane sensibile a eventuali cambiamenti nei rendimenti obbligazionari statunitensi e al sentimento di rischio del mercato.

Il GBP/USD è aumentato dello 0,25%, ora scambiando a 1,3222, indicando una domanda più forte per la sterlina britannica, potenzialmente spinta da prospettive economiche positive nel Regno Unito o da un sentimento di debolezza del dollaro statunitense. L’USD/CHF è sceso dello 0,33%, scambiando a 0,8443 franchi svizzeri, riflettendo una certa forza del franco svizzero come valuta rifugio. L’USD/CAD è leggermente in calo dello 0,10%, scambiando a 1,3471. L’AUD/USD è in rialzo dello 0,04% a 0,6773 e il NZD/USD ha registrato un aumento più forte dello 0,35%, scambiando a 0,6223.

Gli investitori statunitensi, oltre alle pubblicazioni sugli utili, presteranno attenzione ai principali eventi del calendario economico di questa settimana: giovedì i dati sul PIL e venerdì le spese per consumi personali seguite dall’indice di fiducia dei consumatori del Michigan.