Mercati Europei in Rialzo

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I mercati europei hanno aperto in rialzo lunedì, sostenuti dal sentimento positivo proveniente dai futures sulle azioni globali. La comunità finanziaria presterà attenzione al CPI degli Stati Uniti di questa settimana e c’è un crescente ottimismo su un taglio dei tassi più aggressivo da parte della Federal Reserve. Dopo la prima ora di contrattazioni, i principali indici della regione hanno mostrato guadagni solidi, trainati dalla forza settoriale e da un incremento nei mercati energetici. Il FTSE 100 è salito a 8.229,42, guadagnando lo 0,59%, mentre il CAC 40 della Francia è aumentato dello 0,56% a 7.393,52. Il DAX della Germania ha guidato i mercati europei, crescendo dello 0,70% a 18.407,95, grazie alla forza nei settori industriale e tecnologico. Anche l’IBEX 35 della Spagna ha guadagnato lo 0,56%, raggiungendo 11.236,00, mentre l’Euro Stoxx 50 è avanzato dello 0,77% a 4.774,35.

I mercati azionari asiatici hanno subito un calo lunedì, appesantiti dalle preoccupazioni per le prospettive di crescita degli Stati Uniti e della Cina. Nonostante l’umore cupo, i futures sulle azioni statunitensi ed europee hanno registrato una leggera ripresa, mentre i rendimenti obbligazionari sono diminuiti dai recenti minimi. Gli ultimi dati sui prezzi al consumo della Cina hanno evidenziato le pressioni deflazionistiche in corso sull’economia globale. I prezzi alla produzione sono scesi dell’1,8% su base annua in agosto, più del previsto calo dell’1,4% degli analisti. Anche l’inflazione al consumo è stata inferiore alle previsioni, con un aumento dello 0,6%, e i prezzi dei beni sono aumentati solo dello 0,2%, segnalando una domanda interna debole. La debolezza in Cina ha pesato sul mercato azionario, con l’indice blue-chip che ha perso l’1%, mentre anche il Nikkei giapponese ha subito un duro colpo, in particolare nel settore tecnologico, con una perdita aggiuntiva dello 0,8%. Nel frattempo, l’indice MSCI delle azioni dell’Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è sceso dell’1,2%, riflettendo il clima di cautela nella regione.

Le materie prime hanno mostrato risultati contrastanti nelle prime contrattazioni, con il prezzo del petrolio greggio in aumento dell’1,39% a 68,61 dollari al barile, spinto da preoccupazioni sull’offerta. Tuttavia, il gas naturale è sceso del 3,47% a 2,196 dollari, a causa di preoccupazioni per l’eccesso di offerta in Europa. L’oro è rimasto stabile, in calo dello 0,05% a 2.523,40 dollari.

Nel mercato dei futures statunitensi, i principali indici hanno continuato a mostrare forza, segnalando un’apertura positiva a Wall Street. I futures del Dow sono saliti di 208 punti, pari allo 0,51%, a 40.615,00, mentre i futures del Nasdaq 100 sono aumentati dello 0,83% a 18.611,25. I futures dell’S&P 500 hanno seguito, guadagnando 33,50 punti, pari allo 0,62%, a 5.453,00.

Nel mercato delle valute e dei titoli obbligazionari, il dollaro statunitense ha mostrato forza contro l’euro e la sterlina. La coppia EUR/USD è scesa dello 0,21% a 1,1060, mentre GBP/USD è calata dello 0,15% a 1,3103. La coppia USD/JPY è salita dello 0,67% a 143,19. Nel frattempo, i rendimenti del Tesoro statunitense sono leggermente diminuiti, con il rendimento del Tesoro a 5 anni in calo di 5,1 punti base al 3,489% e il rendimento del Tesoro a 10 anni in calo di 2,1 punti base al 3,71%. Il rendimento del Tesoro a 30 anni è rimasto relativamente stabile al 4,02%.

Il Bitcoin è aumentato leggermente dello 0,04%, scambiando a 55.135 dollari, continuando il suo costante slancio mentre gli investitori rientrano cautamente nel mercato delle criptovalute.