Benvenuti all’aggiornamento dei mercati globali di Marketsfn, dove in 2 minuti avrete una panoramica sui fatti e sugli eventi più rilevanti dei mercati e delle classi di attività in tutto il mondo.
La sessione europea è iniziata con performance miste nei vari mercati. Il FTSE 100 ha aperto in calo, registrando una flessione dello 0,36%, probabilmente a causa di preoccupazioni economiche locali nel Regno Unito. Al contrario, sia il CAC 40 che il DAX hanno mostrato forza, con il CAC 40 in aumento dello 0,50% e il DAX in crescita dello 0,25%. A guidare i mercati europei, l’IBEX 35 ha segnato un solido guadagno dello 0,86%.
I mercati asiatici hanno mostrato un momentum positivo, con la maggior parte dei principali indici che hanno registrato guadagni. L’S&P/ASX 200 è aumentato dello 0,30%, chiudendo a 8.011,90, riflettendo un moderato movimento verso l’alto. Il Nikkei 225 giapponese è salito dello 0,06%, chiudendo a 36.182,50, segnando un leggero aumento in un contesto di cautela. L’indice Hang Seng ha guadagnato lo 0,22%, chiudendo a 17.234,09, segnalando un moderato recupero delle azioni di Hong Kong. L’Nifty 50 indiano ha registrato un aumento più consistente, avanzando dello 0,66% e chiudendo a 25.102,10, indicando un sentiment positivo nel mercato indiano. Infine, l’FTSE China 50 è salito dello 0,51%, chiudendo a 11.476,23, riflettendo un’ottimismo nei mercati azionari cinesi.
I mercati stanno cercando di valutare la prossima mossa della Federal Reserve in materia di politica monetaria, a seguito dei recenti dati, con un taglio dei tassi quasi certo nella riunione della banca centrale del 17-18 settembre. Tuttavia, rimane incerta la portata del taglio, che potrebbe essere di 25 o 50 punti base. Maggiori chiarimenti potrebbero arrivare mercoledì, quando verrà pubblicato il più recente indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti, una misura chiave dell’inflazione.
Guardando ai mercati statunitensi del giorno precedente, c’è stata una forte performance generalizzata. Il Dow è aumentato dell’1,20%, il NASDAQ ha guadagnato l’1,16%, e l’S&P 500 è cresciuto dell’1,47%. Questi guadagni sono stati probabilmente alimentati da una combinazione di dati macroeconomici positivi e utili aziendali superiori alle aspettative del mercato. Anche il Russell 2000 si è mosso verso l’alto, sebbene più modestamente, con un aumento dello 0,28%, indicando che le piccole imprese hanno registrato una buona performance, ma non così forte come le grandi aziende.
Nel mercato dei futures, il petrolio è sceso dello 0,25% e il gas naturale ha perso lo 0,41%, segnalando una certa debolezza nel settore energetico. Questo calo potrebbe essere dovuto a preoccupazioni sulla domanda globale. Nel frattempo, i futures sugli indici statunitensi mostrano lievi guadagni per il Dow e l’S&P 500, mentre i futures del Nasdaq 100 sono in calo dello 0,11%, suggerendo aspettative contrastanti per le azioni tecnologiche.
Nel mercato delle valute e dei titoli obbligazionari, l’EUR/USD è rimasto stabile, riflettendo una prospettiva stabile per l’Euro contro il Dollaro, mentre l’USD/JPY è salito dello 0,32%, indicando un Dollaro USA più forte contro lo yen, probabilmente legato alle aspettative sui tassi d’interesse statunitensi. Bitcoin (BTC/USD) ha registrato un aumento significativo, salendo dell’1,30%. I rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense sono leggermente diminuiti, riflettendo una certa cautela tra gli investitori. Il rendimento dei Treasury a 10 anni è sceso dello 0,35%, segnalando una possibile ricerca di sicurezza o una revisione delle aspettative sui futuri aumenti dei tassi.
Sul fronte economico, sono stati pubblicati importanti indicatori dalla Cina, tra cui un robusto aumento delle esportazioni, cresciute dell’8,7% su base annua, mentre le importazioni sono diminuite dello 0,5%. Questi dati potrebbero aver influenzato il sentiment globale dei mercati, in particolare per le materie prime e i metalli industriali. In Europa, i dati sull’inflazione dell’Eurozona, misurati dall’Indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP), hanno mostrato poche deviazioni dalle aspettative. Questo suggerisce che le pressioni inflazionistiche restano in linea con le previsioni, alleviando forse i timori di un inasprimento monetario aggressivo nella regione.
In conclusione, i mercati europei stanno mostrando una performance mista, mentre i mercati statunitensi hanno chiuso fortemente il giorno precedente. La pubblicazione dei dati economici dalla Cina e dall’Europa, insieme agli sviluppi nei futures statunitensi e nei movimenti del mercato valutario, saranno fattori critici da monitorare nel corso della giornata.