All’inizio della sessione degli Stati Uniti, il mercato azionario ha subito un forte calo degli indici principali a causa delle preoccupazioni per i dati sull’inflazione e la volatilità di settembre. Il Dow Jones è sceso di 682,74 punti (1,68%) a 40.054,2, riflettendo incertezze sui dati sull’inflazione. Il NASDAQ ha perso 175,87 punti (1,03%) e si attesta a 16.850,0, mentre l’S&P 500 è sceso di 78,66 punti (1,43%) a 5.416,86. Questi cali sono legati ai timori per l’inflazione dopo i nuovi dati dell’indice dei prezzi al consumo (CPI), che hanno mostrato un’inflazione core superiore alle attese, nonostante l’aumento più lento dei prezzi al consumo dal 2021. I trader stanno rivedendo le loro posizioni per valutare i prossimi passi della Federal Reserve, con la volatilità di settembre che persiste e aggiunge ulteriore instabilità al mercato.
Nel mercato dei futures, le materie prime hanno avuto reazioni miste. Il petrolio è salito a 66,73 dollari (+1,49%), sostenuto dalle preoccupazioni sull’offerta e da un leggero rimbalzo nelle previsioni della domanda globale. Anche il gas naturale è aumentato del 2,82% con prezzi a 2,2950 dollari, grazie alle aspettative stagionali per l’aumento della domanda in vista dell’inverno. L’oro è sceso di 7,90 dollari (0,31%), scambiando a 2.535,20 dollari, nonostante sia considerato un bene rifugio, poiché gli investitori hanno riorientato le loro posizioni in base ai dati sull’inflazione.
Nel mercato dei cambi, il dollaro USA si rafforza, con l’EUR/USD in calo dello 0,12% a 1,1006, mentre il USD/JPY è sceso dello 0,70% a 141,42, indicando un indebolimento del dollaro contro lo yen. Il GBP/USD è in calo dello 0,55%, scambiando a 1,3008. Anche il BTC/USD (Bitcoin) ha registrato una significativa flessione, perdendo 1,87%, scambiando a 55.749,00 dollari. Sul mercato obbligazionario, i rendimenti sono in calo, con il rendimento del Treasury a 5 anni che si attesta al 3,409%, in calo dello 0,019%, mentre il rendimento a 10 anni è sceso di 0,024% al 3,622%. Il rendimento del Treasury a 30 anni è ora al 3,937%, in calo di 0,018%.
In Europa, i principali indici azionari mostrano performance contrastanti. Il FTSE 100 è in calo dello 0,35% a 8.176,92, mentre il CAC 40 è sceso dello 0,38% a 7.379,24. L’AEX ha registrato un lieve aumento dello 0,04% a 882,21, mentre il DAX in Germania ha perso 0,23%, scambiando a 18.237,15. Al contrario, l’IBEX 35 in Spagna è salito dello 0,39% a 11.247,05, rendendolo uno dei pochi guadagni nel mercato europeo odierno. L’Euro Stoxx 50 è rimasto sostanzialmente piatto con un leggero guadagno dello 0,04% a 4.749,15.