Dopo il Taglio della FED di 50 Punti Base, Oggi Decide la Bank of England

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Ieri la Federal Reserve ha ridotto i tassi d’interesse di 50 punti base, portando il tasso di riferimento a un intervallo tra il 4,75% e il 5,0%. È stato il primo taglio dei tassi da marzo 2020, e la banca centrale ha indicato che ulteriori riduzioni sono possibili quest’anno, come parte di un ciclo di allentamento volto a sostenere l’economia. La decisione non è stata unanime, con il Governatore della Fed Michelle Bowman che ha preferito un taglio più contenuto di 25 punti base. Il Presidente della Fed Jerome Powell ha sottolineato che, sebbene l’economia rimanga resiliente con una forte crescita, le pressioni inflazionistiche si sono attenuate e il mercato del lavoro rimane solido.

Oggi la Bank of England (Banca centrale d’Inghilterra) annuncerà la sua decisione di politica monetaria. Non ci si aspetta alcun cambiamento nei tassi d’interesse, poiché la BoE probabilmente manterrà il tasso al 5,0%, ma il tono della dichiarazione che accompagnerà la decisione sarà cruciale. Con l’inflazione nel Regno Unito ancora al di sopra dell’obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale, la BoE si trova in una posizione difficile.

I mercati europei hanno aperto con una nota positiva, proseguendo lo slancio della sessione precedente. Il FTSE Italia All Share è salito dello 0,86% a 36.083,33, mentre il FTSE IT Mid Cap ha mostrato una forte performance, guadagnando l’1,21% a 46.601,62. Anche l’Euro Stoxx 50 è in aumento dell’1,44% a 4.904,95, riflettendo guadagni diffusi tra le principali aziende europee. Indici chiave come il DAX tedesco e il CAC 40 francese mostrano anch’essi movimenti positivi, con il DAX in rialzo dell’1,20% a 18.945,15 e il CAC 40 in crescita dell’1,65% a 7.567,84. Il FTSE 100 del Regno Unito è in rialzo dello 0,85%, ora a 8.324,01, mentre l’IBEX 35 spagnolo ha avanzato dello 0,35% a 11.725,91.

Stellantis ha registrato un forte aumento del 4,01%, a 14,212. Anche Leonardo e Saipem sono in rialzo, con aumenti rispettivamente del 3,22% e del 2,39%.

D’altra parte, Telecom Italia e la sua versione RSP sono in calo dello 0,23% e dello 0,47%. Anche Juventus è in lieve ribasso, con una perdita dello 0,16%, chiudendo a 2,5490.

In contrasto, i mercati statunitensi hanno chiuso la sessione precedente con lievi perdite, poiché i principali indici come il Dow Jones, l’S&P 500 e il NASDAQ hanno subito una certa pressione di vendita. Il Dow è sceso di 103,08 punti (-0,25%) a 41.503,1, mentre l’S&P 500 e il NASDAQ sono calati rispettivamente dello 0,29% e dello 0,31%. La volatilità del mercato è emersa a causa dell’incertezza sul percorso dei tassi d’interesse della Federal Reserve, sebbene i futures indichino un rimbalzo, con i futures sul Dow in aumento di 411 punti (+0,98%) e i futures sul Nasdaq 100 in rialzo dell’1,82%.

Anche i mercati delle materie prime sono in crescita. Il prezzo del petrolio greggio è aumentato dell’1,22% a 70,73 dollari, mentre l’oro è salito dello 0,43% a 2.609,70 dollari, riflettendo la fiducia degli investitori in beni rifugio mentre i mercati digeriscono l’annuncio del taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.

Nel mercato valutario, la coppia EUR/USD ha guadagnato lo 0,45%, ora scambiata a 1,1168, riflettendo la forza dell’euro con l’avanzare della sessione europea. Anche la coppia GBP/USD è in rialzo dello 0,49%, ora a 1,3278. I rendimenti dei titoli di stato statunitensi sono aumentati, con il rendimento del titolo a 10 anni in rialzo al 3,685%, poiché gli investitori si adeguano alle aspettative di ulteriori allentamenti da parte della Federal Reserve.