Le azioni più shortate del FTSE MIB al 16 ottobre 2025

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Secondo l’ultimo aggiornamento pubblicato da CONSOB, le posizioni nette corte (PNC) sul mercato italiano ammontano complessivamente a circa il 4,88% del capitale cumulato, distribuite su un gruppo ristretto di società del FTSE MIB e su alcuni titoli del listino principale.
Il dato riflette le posizioni comunicate entro il 15 ottobre 2025, ultimo giorno disponibile al momento della pubblicazione (16/10).

Quanta parte colpisce società italiane

Le società italiane rappresentano circa il 36,7% del totale short (pari all’1,79% del capitale complessivo in posizione corta), mentre le società estere quotate in Italia pesano per il restante 63,3% (3,09%).
Nessuna posizione short è attualmente detenuta da fondi italiani: il 100% delle PNC attive è riconducibile a fondi internazionali, in prevalenza hedge fund britannici e statunitensi.

I titoli più colpiti

Dall’elaborazione del foglio “Correnti – Current” emergono alcuni nomi ricorrenti che concentrano la maggior parte delle vendite allo scoperto:

  • Saipem si conferma il titolo più shortato del listino, con un aggregato superiore all’1% del capitale in PNC. Diversi fondi esteri — tra cui AQR Capital Management, Marshall Wace e Millennium International — mantengono esposizioni ribassiste rilevanti, segno che il comparto oil services resta sotto osservazione per volatilità e indebitamento.
  • Nexi segue con più posizioni sopra soglia (≥0,5%) da parte di gestori globali come Citadel Advisors e TT International, che sembrano scommettere su ulteriori correzioni del titolo fintech, nonostante i piani di razionalizzazione annunciati dal management.
  • DiaSorin presenta anch’essa più di una posizione corta sopra lo 0,5%, riconducibile a operatori internazionali, a conferma del sentiment più prudente sul settore healthcare e diagnostica.
  • Brunello Cucinelli continua ad attirare vendite allo scoperto da parte di fondi esteri, come AQR Capital e Kintbury Capital, probabilmente in ottica di presa di profitto dopo le forti performance registrate nel biennio 2023–2024.
  • Altri titoli come Pirelli, Moncler, Telecom Italia, FinecoBank e Banco BPM compaiono nel file PNC con posizioni minori ma comunque superiori alla soglia di pubblicazione dello 0,5%.

I fondi più attivi

Tra i detentori più presenti nelle comunicazioni figurano i principali hedge fund globali. In particolare:

  • AQR Capital Management (USA), costantemente tra i maggiori short seller su diversi titoli italiani.
  • Marshall Wace LLP (Regno Unito), noto per strategie sistematiche di short momentum.
  • Citadel Advisors LLC (USA), attivo sia in strategie market neutral che in event-driven.
  • Millennium International Management LP (USA), con posizioni flessibili di breve periodo.
  • TT International e WorldQuant (UK/US), presenti su più emittenti del MIB.
  • Kintbury Capital LLP, specializzato in mid e large cap europee.

Nel complesso, queste case rappresentano oltre i due terzi delle PNC attive rilevate dalla CONSOB nel file aggiornato al 15 ottobre.

Interpretazione e implicazioni di mercato

L’elevata concentrazione delle PNC su pochi titoli e in mani quasi esclusivamente estere conferma che il mercato italiano è percepito come campo tattico per strategie short globali.
I fondi internazionali utilizzano il FTSE MIB come copertura rispetto a portafogli europei più ampi, o per operazioni relative value intra-settoriali.
La scarsa presenza di operatori domestici riflette invece una cultura finanziaria più orientata al lungo termine e meno al trading direzionale ribassista.

Va ricordato che ogni posizione netta corta deve essere notificata a CONSOB entro le 15:30 del giorno successivo alla transazione che supera o modifica la soglia di 0,5% del capitale, con aggiornamenti di 0,1%.
Questo comporta un leggero ritardo temporale rispetto ai movimenti reali di mercato, ma fornisce comunque un termometro accurato del sentiment istituzionale.


Fonte ufficiale

CONSOB – Posizioni Nette Corte (PNC)
📎 https://www.consob.it/web/area-pubblica/pnc

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