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Mercati Calmi in Attesa della Federal Reserve

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La sessione di mercato odierna vede una combinazione di importanti dati economici e un’aspettativa crescente in merito alla prossima decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve degli Stati Uniti. I mercati europei hanno aperto in ribasso, mentre i mercati asiatici hanno chiuso la giornata con risultati contrastanti. I dati sui futures statunitensi riflettono un sentimento cauto ma leggermente positivo rispetto alla sessione precedente.

In Europa, lo Stoxx Europe 600 è in calo dello 0,19%, l’Euro Stoxx 50 è sceso dello 0,10%, e il FTSE 100 ha registrato una flessione dello 0,21%. Il FTSE MIB italiano si mantiene stabile con un guadagno dello 0,06%, mentre l’IBEX 35 spagnolo ha visto un leggero aumento dello 0,08%. Al contrario, il DAX è leggermente in calo dello 0,02% e il CAC 40 francese ha perso lo 0,07%.

I mercati asiatici hanno chiuso con risultati contrastanti. L’indice Hang Seng è balzato dell’1,37%, mostrando una solida performance, mentre il Nikkei 225 giapponese è aumentato dello 0,49%. In Cina, l’indice Shanghai A è salito dello 0,49%, mentre l’indice Shenzhen A è sceso dello 0,17%.

I mercati dei futures mostrano una tendenza al ribasso nei prezzi dell’energia, con il petrolio in calo dello 0,53% a 69,59 dollari. L’oro è aumentato dello 0,12%, indicando un leggero incremento della domanda di beni rifugio. I futures sugli indici azionari statunitensi mostrano un tono generalmente positivo, con il Dow in rialzo dello 0,08%, l’S&P 500 in aumento dello 0,04% e il Nasdaq 100 in crescita dello 0,05%.

I mercati valutari evidenziano la forza dell’euro e della sterlina britannica. L’EUR/USD è in rialzo dello 0,15%, mentre il GBP/USD è aumentato dello 0,27% in seguito al rilascio dei dati dell’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) di agosto, che mostrano un aumento anno su anno del 3,6% nel CPI core. Tuttavia, l’USD/JPY si è indebolito, in calo dello 0,46%, indicando una certa forza dello yen poiché gli investitori si rifugiano in asset sicuri. Bitcoin rimane relativamente stabile, in leggero calo dello 0,09%.

L’attenzione ora si sposta sulla Federal Reserve degli Stati Uniti, che è ampiamente attesa a un taglio dei tassi di interesse per la prima volta dal marzo 2020. La decisione sui tassi, attesa per oggi, ha alimentato intense speculazioni sulla portata del taglio. Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, c’è una probabilità del 61% di un taglio di 50 punti base piuttosto che la riduzione tradizionale di 25 punti base. Questa aspettativa crescente di un taglio significativo è aumentata a seguito di rapporti del Financial Times e del Wall Street Journal che suggeriscono che il taglio più ampio resta una possibilità.

L’ex presidente della Fed di New York, Bill Dudley, ha sostenuto questa ipotesi, affermando che c’è una “forte motivazione” per un taglio di mezzo punto. Dudley sostiene che i costi di finanziamento sono attualmente ben al di sopra del tasso neutrale, ovvero il livello che né stimola né restringe la crescita economica. Gli investitori attendono dunque con impazienza la dichiarazione della Fed, oltre alle proiezioni sui futuri movimenti dei tassi.

Più tardi oggi, il Federal Open Market Committee (FOMC) rilascerà anche le sue proiezioni economiche, coprendo metriche chiave come le previsioni sui tassi di interesse a diverse scadenze e le aspettative di crescita del PIL. Inoltre, la conferenza stampa del FOMC e i commenti del presidente della Fed Jerome Powell saranno osservati attentamente per ottenere spunti sulla guida futura della banca centrale.

Infine, i dati sul PIL della Nuova Zelanda saranno pubblicati a fine giornata, con aspettative di una contrazione trimestrale dello 0,4% e una diminuzione annuale dello 0,5%, evidenziando ulteriormente le sfide del contesto economico globale.

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