Benvenuti alla sessione europea di Marketsfn sui market movers.
Con la sessione europea appena aperta, il panorama finanziario globale mostra segni di resilienza, influenzato in gran parte da eventi macroeconomici e sviluppi aziendali specifici. Iniziando dai mercati azionari statunitensi, che hanno chiuso ieri in positivo, i principali indici hanno mostrato un recupero dopo la recente volatilità. Nvidia (NVDA) si è distinta tra le azioni principali con un balzo significativo dell’8,15%, spinto dai commenti del suo CEO, Jensen Huang, sul ruolo dell’azienda nel soddisfare la “forte” domanda di semiconduttori. Questo ha riacceso l’interesse degli investitori nei titoli tecnologici, facendo salire il Nasdaq del 2,17%, il maggiore guadagno tra i principali indici statunitensi. Anche il mercato più ampio ha riflesso ottimismo, con l’S&P 500 che ha guadagnato l’1,07% e il Dow Jones Industrial Average (DJIA) che è salito dello 0,31%.
Le azioni finanziarie statunitensi, tuttavia, hanno mostrato performance contrastanti, con BlackRock (BLK) in calo dello 0,76%, mentre altri giganti finanziari come Morgan Stanley (MS) e Goldman Sachs (GS) hanno chiuso la giornata con guadagni modesti dello 0,42% e dello 0,86%, rispettivamente. Anche JPMorgan (JPM) ha seguito il trend, salendo dello 0,81%. Nonostante la chiusura positiva complessiva per le azioni statunitensi, questi titoli finanziari sembrano più sensibili ai dati macroeconomici in arrivo, in particolare in vista della prossima decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve e dell’attenzione continua all’inflazione.
Il sentimento del mercato in vista della sessione europea di oggi è sostenuto da queste chiusure forti negli Stati Uniti, con i mercati europei che riflettono il momentum positivo. Il FTSE 100 è salito dello 0,87%, guidato da una solida performance nei settori dei materiali di base e dell’energia. Anche il CAC 40, il DAX e l’IBEX 35 hanno seguito lo stesso andamento, con guadagni rispettivamente dello 0,62%, dell’1,11% e dell’1,20%. In particolare, in Germania, l’aumento del DAX è stato sostenuto da dati sulla produzione industriale migliori del previsto e dal sentiment positivo nel settore manifatturiero.
In Asia, il Nikkei 225 è balzato del 3,55%, sostenuto dai rapporti sull’aumento delle esportazioni e da uno yen più debole, che è visto favorevolmente dalle principali aziende esportatrici giapponesi. L’indice Hang Seng ha aggiunto lo 0,77%, supportato dal recupero dei titoli tecnologici cinesi mentre le preoccupazioni normative sembrano allentarsi. L’S&P/ASX 200 in Australia ha rispecchiato questi guadagni con un aumento dell’1,10%, sostenuto dalla forza dei prezzi delle materie prime, in particolare il petrolio greggio, che ha guadagnato l’1,28%.
I mercati valutari sono rimasti relativamente stabili, con la coppia EUR/USD che ha visto un leggero aumento dello 0,05% mentre i trader si preparano per la riunione della Banca Centrale Europea (BCE) di domani, dove è attesa una decisione sul taglio dei tassi. La posizione della BCE è sotto stretta osservazione, data l’attuale pressione inflazionistica e la necessità di bilanciare la crescita economica con un inasprimento monetario. L’USD/JPY è salito dello 0,17%, mentre il GBP/USD è rimasto per lo più piatto, riflettendo un cauto ottimismo nei mercati forex.
I rendimenti dei titoli di stato statunitensi continuano a salire leggermente, con il titolo a 10 anni che si è avvicinato al 3,653% e il bond a 30 anni al 3,963%. Il leggero movimento al rialzo dei rendimenti obbligazionari, insieme ai recenti dati economici, suggerisce che i mercati si aspettano che le pressioni inflazionistiche persistano, costringendo le banche centrali a rimanere vigili.
Nel mercato delle materie prime, il petrolio greggio è nuovamente sotto i riflettori, salendo dell’1,28% a 68,17 dollari al barile, sostenuto dalle preoccupazioni sull’offerta e dalla domanda più forte del previsto da parte della Cina e di altri mercati emergenti. Anche l’oro ha visto un leggero aumento, aggiungendo lo 0,10% a 2.544,90 dollari, mentre gli investitori continuano a cercare rifugi sicuri in mezzo alle continue incertezze globali.
Nel mercato dei futures, gli indici statunitensi suggeriscono un’apertura stabile, con i futures del Dow in aumento dello 0,07%, i futures dell’S&P 500 in rialzo dello 0,09% e i futures del Nasdaq 100 in crescita dello 0,05%. Il Russell 2000, che traccia le piccole imprese, ha registrato un guadagno marginale dello 0,23%, segnalando una forza diffusa in diversi settori dell’economia.
Guardando agli eventi economici chiave della giornata, l’attenzione si sposta sulla Banca Centrale Europea (BCE) che domani dovrebbe rilasciare la sua dichiarazione di politica monetaria. Il consenso è per un taglio dei tassi con i mercati che anticipano un cambiamento dei tassi di 25 punti base. Questo potrebbe influenzare l’euro e le azioni europee, a seconda del tono della dichiarazione che accompagnerà la decisione. Inoltre, i dati sull’inflazione degli Stati Uniti, in particolare l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI), saranno attentamente monitorati poiché forniranno indicazioni critiche sulla futura direzione della politica della Fed.
Il recente rally delle azioni tecnologiche, guidato dal balzo dell’8% di Nvidia, ha riportato l’attenzione sul settore, mentre gli investitori valutano il posizionamento strategico dell’azienda nel settore in rapida crescita dei semiconduttori. I commenti di Huang sulla forte domanda di chip, in particolare nell’intelligenza artificiale e nelle applicazioni dei data center, hanno iniettato nuovo ottimismo nel settore tecnologico, che aveva recentemente subito alcune vendite.